Taranto, un futuro senza barriere è possibile…

Viviamo in una società dove essere perfetti vuol dire essere i migliori, in caso contrario sei un’invisibile. Un’imperfezione che deve essere dimenticata. Ma cosa vuol dire essere perfetti,  se la perfezione non esiste?
Tutti noi siamo pezzi di puzzle che a prima vista sembrano non avere senso, eppure se collegati al posto giusto e in compagnia dei pezzi a noi congeniali, da qualcosa di incompleto si diventa una bellissima ed unica opera d’arte.

Ed è questo il messaggio che lunedì 21 maggio a Taranto, in occasione della manifestazione “Vite da colorare” indetta dall’Associazione Jonica malattie rare e neurologiche gravi onlus per testimoniare che una società senza barriere architettoniche e pregiudizi è possibile, che la squadra paralimpica di Poggiomarino (NA) dell’Asd. Gabry Dance del Maestro Gabriele Cretoso ha lanciato.

I ragazzi, infatti, nonostante la stanchezza del viaggio, grazie al supporto dell’insegnante e delle loro famiglie non hanno mai perso il sorriso e occasione di regalare al pubblico un’emozione da portare per sempre nei loro cuori, con la speranza che con l’ennesimo seme lasciato là a germogliare il mondo possa effettivamente cambiare, e donare per davvero pari opportunità. Tutto a passo di danza.

Su quel palco tra la gente, in vero stile street food la squadra ha sentito non poco calore da parte del pubblico mentre si passava da un ballo da sala tutto postura, ad uno latino e caraibico completamente più istintivi e coinvolgenti. Ciò che in particolar modo ha stupito il pubblico è stata la capacità di questi ragazzi di sapersi divertire con ritmo e allo stesso tempo raccontare con parole diverse la nostra società. Anzi forse i loro insegnamenti saranno ancora oggetto di riflessione domani, più di quelli che potrebbe lanciare un discorso ben costruito. Come facciamo a dirlo?

Beh, sono i fatti a dimostrarlo o meglio gli applausi, le risate e le lacrime che hanno accompagnato le loro esibizioni. Tutti ricorderanno con divertimento lo show dance sulle note di “Greasea” delle atlete campionesse italiane e in nazionale Mariangela Correale e Noemi Cibelli. Un film cult degli anni Settanta che è un pò il cavallo di battaglia della carriera di ogni ballerino. Ma, questa volta in una versione del tutto nuova, ballata sulle due ruote e per di piA? interpretata da due donne.

Inoltre, le due atlete facendo ricorso ad un attento trucco e parrucco somiglianti al film hanno dimostrato non soltanto che per vivere un sogno non esistono ostacoli che non si possono superare, ma che in particolar modo la forza e l’autoironia delle donne non ha eguali. Infine, non è possibile non elogiare il forte senso di squadra che vige tra i ragazzi, nonostante le diverse disabilità grazie alla professionalità e la creatività del loro insegnante, che sa sempre trovare i passi giusti attraverso i quali far sentire la loro voce al mondo di cui la coreografia “Auschwitz”, nonchè la più dolorosa pagina di storia dell’umanità, si è fatta portavoce.

auswitz

Colgo l’occasione poi, di annunciarvi che la squadra paralimpica della Gabry dance nel prossimo week- end, che va dal 25 maggio al 27 maggio prenderà parte al primo Campionato Europeo Paralimpico I.D.O. (International Dance Organization) che si terràa Genova. Pertanto non ci resta che augurargli un enorme in bocca al lupo, e come sempre “FORZA ITALIA!!”

Dott.ssa Noemi Cibelli