La Gabry Dance ha dimostrato di saper mordere la vita ma anche la medaglia d’oro

Si dice sempre che i sogni non devono restare nel cassetto, ma devono essere realizzati, vissuti e perché no, raccontati domani a chi vogliamo bene. I sogni poi, sono un pò come le formine per i dolci non hanno una forma standard, perchè niente è impossibile solo un pò arduo…

Ecco qual’è l’ulteriore prezioso insegnamento che la squadra paralimpica della A.s.d. Gabry Dance del maestro Gabriele Cretoso di Poggiomarino (NA) ci ha trasmesso durante il Campionato Europeo I.D.O. (International Dance Organization) tenutosi lo scorso week – end per la prima volta in Italia.

La disabilità non deve spaventare anzi deve essere un’altra voce del bilancio italiano da cui il paese deve saper trarre il meglio per essere competitivo sportivamente parlando. Ecco perché  la Federazione I.D.O. ha deciso di organizzare questo evento. Essere diverasamente abile non vuol dire solo essere wheelchair dancer, come invece ci dimostra la I.P.C. (International Paralimpic Commite) ma c’è anche chi è portatore di disabilità fisiche e motorie, quanto di disabilità intelletivo relazionali. La disabilità perciò, è un mondo ricco di sfumature a cui bisogna dare voce senza discriminazioni ne di patologia ne di esso, dato che abbiamo anche potuto costatare che per realizzare un duo wheelchair dance gli atleti dovevano essere anche due persone dello stesso sesso poichè ciò che conta è l’alchimia che esiste tra i due atleti.

L’Italia dunque, sarà anche ricca di barriere come Troia per Ulisse, apparendo inespugnabile, impossibile da conquistare e migliorare, ma siccome siamo italiani, l’orgoglio e la tenacia che ci accomunano ai greci ci impediscono di mollare. Del resto niente non può essere conquistato fino a quando c’è un cuore che batte, e crede in ciò che fa fino a trovare una soluzione ingegnosa come il cavallo di Ulisse. Ecco cosa ha sempre permesso al maestro Gabriele Cretoso e ai suoi ragazzi diversamente speciali di conquistare il podio, e dunque abbattere ogni forma di resistenza non soltanto a livello nazionale ma anche internazionale. Entrare a far parte  di una squadra è semplice, il difficile spetta al leader che per vincere deve saper creare armonia tra i vari elementi in ogni coreografia. Non dimentichiamo che la squadra paralimpica della Gabry Dance è da cinque anni campione imbattuto nella categoria Show dance grande gruppo, non solo per la particolare attenzione alle scenografie, ai costumi e le tematiche trattate attraverso la storia che ci racconta a passo di danza, ma in particolar modo anche grazie alla grande voglia di vivere, nonché di vincere che riesce a trasmettere grazie al maestro e all’armonia che non stona mai tra una diversità e l’altra.

auswitz-finale

Infine i ragazzi della Gabry Dance non sono dei guerrieri qualunque, ma dei veri e propri moschettiei moderni, che con la coreografia “AUSCHWITZ” hanno ricordato a tutti noi che non è solo l’unione a fare la differenza quando si cerca di conquistare un podio cosi ambizioso come quello europeo, ma anche il sapersi supportare reciprocamente con tifo, abbracci e sorrisi. Tutte forme di comunicazione che anche se diverse tra loro sono portavoce di un unico messaggio implicito “credo in te, non sei solo. Va e conquista il  podio, ma ricorda comunque vada sarà sempre un successo” Ed è con questa consapevolezza nel cuore perciò, che la Gabry Dance ha dato del filo da torcere ai paesi stranieri quanto alle altre scuole italiane presenti nella categotia D.F.M. – Disabilità fisiche e motorie con gli atleti Irene Rita Erriquez e Salvatore Izzo che hanno vinto la medaglia di argento sia nella categoria combi Bachata, che combi Show Dance con il brano “Eri piccola cosi”; come sono da ricordare il terzo posto conquistato dalla stessa Irene nella categoria solo femminile Show Dance D.F.M. con la coreografia “Combattente” di Fiorella Mannoia, il primo posto grazie al Duo Show Dance D.F.M. “Simili” di Laura Pausini in coppia con l’atleta Mario Sorrentino. Diverse soddisfazioni sono arrivate anche nella categoria D.I.R. Disabilità Intellettivo Relazionale, sempre per la combi Bachata e il combi Show Dance grazie agli atleti Emiliano Langella, Sergio Miranda e Alessia Ferrara la new entry nella squadra che ha affrontato la sua prima vera e propria competizione. Nello specifico dunque, nella combi bachata in questa categoria alla coppia Emiliano Langella e Giovanna D’avino va il merito di aver conquistato la medaglia d’argento, mentre a Mario Sorrentino e Ida Carla Manna è andata la medaglia d’oro nella categoria D.F.M.  combi, come quella d’oro alla coppia Sergio Miranda e Simona Ammaturo e di bronzo ad Alessia Ferrara e Pio Francesco Izzo. Nella categoria combi Show Dance invece: la coppia formata da Mario Sorrentino e Ida Carla Manna ha conquistato la medaglia d’oro con la coreografia ispirata al “Ritratto di Dorian Grey”, la medaglia di bronzo invece per la coppia formato da Emiliano Langella e Giovanna D’avino con il brano Kriminal Tango” ed infine un quarto posto per la coppia formata da Miranda Sergio e Simona Ammaturo con “La Vita è Bella”.

In conclusione essere diversi non è un limite, ma una qualità che ti consente di sognare alla pari  degli altri…ancora tanti, tanti complimenti dunque a questi talenti che non si arrendono mai della Gabry Dance. Partiti detentori del titolo di Campioni Italiani, tornati a casa con il titolo di Campioni Europei I.D.O. 2018 e con un medagliere individuale ancora più carico di emozioni uniche e indimenticabili.

 

Dott.ssa Noemi Cibelli